martedì 11 settembre 2012

Quindi quello che non c'era è come la storia dei libri: inutile e insignificante con l'unica differenza che quella non andrà mai su un libro.

Ho mille cose in testa...
Vorrei spaccare tutto...
Vorrei spaccare la faccia a delle persone...
Vorrei piangere...
Vorrei addormentarmi...
Vorrei mandare tutto semplicemente a fanculo...
Invece sono qui, a sfogarmi scrivendo ciò che mi passa per la testa, senza regole grammaticali.
Pensavo di averla il 45% superata e invece...
E' come quando decidi di non amare più una persona, perché ti fa solo del male: lo lasci, ci stai male, inizi a stare bene, inizi a sorridere, guardi gli altri, guardi lui in modo totalmente differente, inizi a detestarlo, non piangi più. Poi... basta un solo tocco e torna tutto come prima.
Cazzo, che palle!
Perché non riesco ad accettare il "niente"?
Dovrei solo apprezzare ora il " E' lei".
Cazzo, lo apprezzo e ci sto bene sapendo che ora sono il suo solo e unico "E' lei", perché per tutta la vita voglio esserlo. Sarò l'unica e riuscirò a fargli scordare quel "niente" in qualcosa di effettivo, che non esiste più e che NON E' MAI ESISTITO.
Non rovinerà un' emerita minchia. Niente è sinonimo di nulla. Ecco cosa sei.
Non riuscirai a rovinare neanche questa data, stronza!
Non mi è mai piaciuta la storia a scuola e non sapevo il motivo. Dicevo che era inutile e che non mi interessava sapere ciò che era già successo. Alla fine io non c'ero e comunque non posso cambiarla.
Quindi quello che non c'era è come la storia dei libri: inutile e insignificante con l'unica differenza che quella non andrà mai su un libro. 
Saluti nulla, hai finito di rovinarmi la vita!

martedì 24 luglio 2012

Forse nel mentre che cuciva, ha cucito anche lei dentro lui . . .

E poi ti ritrovi alle 2:05 di notte davanti ad un foglio bianco con tanto inchiostro nero che vuole essere impresso su di esso ad ascoltare canzoni devastanti.
' C'è semplicemente troppo che il tempo non può cancellare '
Forse ha ragione Amy Lee... Il tempo può essere una causa abbastanza potente per far sì che una persona possa stare male. E' quasi paragonabile alla distanza.
Dipende a quale tempo ci si riferisce; io parlo del tempo passato tra due persone, anche se si sono lasciate, ma che ogni tanto ritorna in una delle due persone che però è nel presente di un'altra.
Per esempio, se un ragazzo e una ragazza si sono lasciati. Lui incontra la persona che gli cuce il cuore e il sorriso. Ma il passato, come si dice, torna sempre. Non può mancare. Ma se il fantasma del passato torna, come può stare la persona con cui lui sorride adesso?
Si può avere paura dello scheletro nell'armadio? Possono quelle ossa lottare contro una massa di cenere?
Forse nel mentre che cuciva, ha cucito anche lei dentro lui . . .

sabato 14 luglio 2012

qual è la formula magica per trasformare quella lacrima salata e quelle urla arrabbiate in sorrisi luminosi e baci calorosi?

E poi capita... quel sorriso si strappa, si trasforma e diventa l'opposto di ciò che è.
A volte mi chiedo se una cosa talmente bella da farti mancare il respiro possa diventare quel qualcosa che ti fa mancare l'ossigeno. Inizialmente penso di no: se è bello, non può essere brutto. Ma quando ti trovi nella situazione allora capisci che può accadere. Anzi è accaduto.
Allora io mi chiedo: qual è la formula magica per trasformare quella lacrima salata e quelle urla arrabbiate in sorrisi luminosi e baci calorosi?

lunedì 4 giugno 2012

Musica e lacrime salate

Oggi va così: Moonlight Sonata di Beethoven come sottofondo e lacrime come protagoniste.
La mancanza che ti affligge tutto il corpo e che ti fa bruciare tutto dentro come un incendio non si spegne. Chiamate i pompieri, per favore? Neanche tutta quest'acqua che sta uscendo dai miei occhi abbassa le fiamme.
E' possibile che non riesca ad accettarlo? Perchè non ce la faccio ad ammettere a me stessa quello che è successo? Perchè non voglio che tu non ci sia più? Perchè non stai facendo uno dei tuoi tanti viaggi e riceverò una mail nella quale mi dirai che tornerai presto?
Chiamatemi lunatica, ma non è colpa mia se non riesco a reprimere questo dolore che so che non potrà mai passare. Proprio come tu non potrai mai tornare.

mercoledì 2 maggio 2012

A volte immagino che tu sia dall'altra parte di essa e tramite l'occhiello mi guardi.

Non dovrei essere qui.
Dovrei essere andata già via, invece sono ancora dietro quella porta che hai deciso di chiudere tu, perchè forse spero che la riapra. A volte immagino che tu sia dall'altra parte di essa e tramite l'occhiello mi guardi.
Vedresti una ragazza con la testa bassa, le lacrime sul volto, vestita di nero a donarti i colori nascosti che ha.
Ma forse non sei coraggioso abbastanza per possedere un arcobaleno.

sabato 14 aprile 2012

Ogni tanto

Ogni tanto ho il bisogno fisico di te... di ricordare tutto il nostro passato che nessuno sa, perchè era solo nostro. Ogni tanto ho il bisogno di vedere quei tuoi occhi che mi dicono "Va tutto bene".
Ogni tanto ho il bisogno mentale di stare con te in quel posto che solo noi sapevamo arrivarci. Non era quel posto degli innamorati... no no, niente di simile, ma era un posto dove stavamo in pace... dove uno guardando l'altro si sentiva a casa.
Ogni tanto ho il bisogno fisico di sentire la tua voce. Lei che mi penetra dentro e non vuole più uscire. Mi riscalda e mi tranquillizza.
Ogni tanto ho il bisogno fisico e mentale del male... del tuo male. Ammetto che mi hai ferita e mi hai fatto toccare il fondo, ma è il male migliore che una persona possa sentire. C'è gente che se lo provoca da solo il male per piacere. Beh ecco non intendo questo masochismo, ma il lacerare cuore e anima per una persona che ami penso che sia la malattia migliore che una persona possa mai ammalarsi.
Ogni tanto ho il bisogno fisico di tirati uno schiaffo, perché ora provo solo rabbia verso di te. Non per quello che mi hai fatto o perché mi hai lasciata senza un perché, ma per ciò che sei adesso.

E ora penso che il tempo che ho passato con te ha cambiato per sempre ogni parte di me  "
Concluso con questa strofa di canzone in cui è racchiusa la pura e semplice verità.

giovedì 12 aprile 2012

Vorrei davvero scrivere di più, ma passerai tante ore a leggere ciò che è scritto tra le righe....

Voglio scrivere a te... non scrivo nomi, riferimenti, nulla... ma so per certo che capirai solo tu che sto parlando proprio a te. Sarebbe inutile dire le cose, perché tu sai tutto ciò che vorrei dirti senza che io apra bocca.  Hai questa capacità con me. Mi ascolti anche se sono in silenzio, mi leggi anche se sono un libro chiuso e mi guardi anche se io non ci sono. Ciò che forse neanche io so di sapere la tua mente sa già di saperlo. 
Sei come una melodia perenne in testa. Bisogna solo scriverla sul pentagramma e suonarla. Sono sicura che tutte le regole musicali saranno corrette e verrà fuori una melodia che si vorrebbe ascoltarla tante volte. La chiamerei " Vittoria". 
Vorrei davvero scrivere di più, ma passerai tante ore a leggere ciò che è scritto tra le righe....